venerdì 21 giugno 2013

Foro Olitorio: Templi Repubblicani

data: 260 a.C.; fondazione di Sispita e Ses, 17 a.C.

Luogo: Situato tra il Campidoglio e il Tevere, Roma, travava l'antico mercato delle erbe (Forum Holitorium), nel quale i età repubblicana vennero edificati tre templi, con le facciate rivolte verso il Campidoglio, i cui resti, collegabili a un rifacimento degli inizi del I secolo a.C., sono compresi ai lati e nella struttura della chiesa di San Nicola in Carcere.

Committente: Duilio (fondatore), Tiberio (restauratore) dei primi due templi; A. Attilio Calatino (fondatore), Germanico (restauratore) del 3° tempio.

Descrizione: Appena varcata la porta Carmenta il foro Olitorio si allargava in un vasto piazzale che permetteva un accesso più facile al Grande Teatro di Marcello. Tre templi dell'epoca repubblicana allineati uno di fianco all'altro davano al foro un aspetto più solenne. Quello in alto, quasi contro il Teatro di Marcello, è il tempio di Giano, quello medio è il tempio di Giunone Sospita ed il più piccolo, in basso, il tempio di Spes (della Speranza).

Il tempio di Giano era quello situato sulla destra e il più vicino al Teatro di Marcello. Costruito da Caio Duilio all'epoca della prima guerra punica l'edificio venne restaurato nel 17 da Tiberio. è del tipo periptero sine postico (con colonne su tre lati) 9x6, colonne in tufo rivestite di stucco su basso podio elegantemente sagomato.

Il tempio della Speranza era invece situato alla sinistra, in opposizione al tempio di Giano. Fu anch'esso costruito ai tempi della prima guerra punica da Aulo Atilio Calatino e venne restaurato nel 232 a.C. e nel 17 da Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico. Il tempio era periptero di ordine dorico con sei colonne sul fronte e undici sul lato lungo. Il tempio era fatto di pietra, e le colonne ricoperte di stucco per simulare l'aspetto del marmo. Misurava 25 metri in lunghezza e 11 in larghezza.

Del tempio rimangono sei colonne con architrave inglobate nel fianco sinistro della chiesa.

Il tempio di Giunone Sospita era situato tra il tempio della Speranza e quello di Giano, dove attualmente sorge la chiesa, che si stabilì sulle sue rovine verso la fine del I millennio. Costruito verso il 195 a.C. da Gaio Cornelio Cetego era periptero di ordine ionico con tre file di sei colonne sul lato anteriore, due file di sei colonne sul lato posteriore e undici sul lato lungo. Una gradinata, utilizzata ancora oggi per entrare nella chiesa, conduceva al pronao del tempio. Era il più grande dei tre templi, poiché misurava 30 metri in lunghezza e e 15 metri in larghezza, oltre ad essere stato il più alto (ciò si evince comparando le colonne preservatesi di ognuno dei tre templi).

Del tempio restano il basamento, visitabile all'interno della chiesa, e tre colonne inglobate dalla facciata di cui una priva di capitello. Queste colonne erano ancora visibili al loro stato naturale prima del rifacimento della facciata. Altri resti, come alcune colonne, sono visibili all'interno della chiesa.

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